Un luogo di pace, fuori moda, fuori tempo, non radical, non popolare, non dispersiva come Villa Borghese, non saccheggiata da orde di adolescenti come Villa Ada, elegante, silenziosa, ricca di storia e di storie nella storia: Villa Torlonia.
Ok, ok, sono di parte: siamo cresciuti all'ombra dei suoi pini, abbiamo passato l'infanzia scendendo da soli di casa con un pallone, certi che avremmo incontrato gli stessi amichetti del giorno prima per comporre le squadre col classico "bimbumbalegiù!", trascorrevamo lì le migliori Domeniche di sole, con papà che leggeva il giornale su una panchina, il venditore di palloncini all'elio carissimi, il carretto delle fusaje, a correre sulle sue collinette fingendo di essere arditi esploratori, ad arrampicarci e a camminare in bilico sul tronco dal lato di Via Nomentana, a giocare a calcio nel galoppatoio e a chiederci cosa ci fosse in quelle costruzione chiuse, in ristrutturazione dalla notte dei tempi... "lo sai che ci sono le streghe dentro?", "lo sai che la cugina di un'amica del figlio del mio salumiere ha provato ad entrare ed è stata risucchiata dalle sabbie mobili?". Ora che siamo grandi lo abbiamo scoperto cosa c'era: www.museivillatorlonia.it. Il Casino Nobile, il Casino dei Principi, il Teatro di Corte, la Serra Moresca e la Casina delle Civette. Pochi giorni fa, in una mattinata di sole e di pausa dal lavoro, finalmente, per la prima volta ho visitato la Casina delle Civette. Un luogo di arte, di silenzio, una nicchia di eleganza e di colori. Ovvio, non siamo ai livelli della grande bellezza dei più noti luoghi d'arte romani, ma vi assicuro che se siete nei paraggi e avete voglia di staccare un pò dal rumore e dal traffico ossessivo e svilente della città, non ve ne pentirete.
la casina delle civette
Ok, ok, sono di parte: siamo cresciuti all'ombra dei suoi pini, abbiamo passato l'infanzia scendendo da soli di casa con un pallone, certi che avremmo incontrato gli stessi amichetti del giorno prima per comporre le squadre col classico "bimbumbalegiù!", trascorrevamo lì le migliori Domeniche di sole, con papà che leggeva il giornale su una panchina, il venditore di palloncini all'elio carissimi, il carretto delle fusaje, a correre sulle sue collinette fingendo di essere arditi esploratori, ad arrampicarci e a camminare in bilico sul tronco dal lato di Via Nomentana, a giocare a calcio nel galoppatoio e a chiederci cosa ci fosse in quelle costruzione chiuse, in ristrutturazione dalla notte dei tempi... "lo sai che ci sono le streghe dentro?", "lo sai che la cugina di un'amica del figlio del mio salumiere ha provato ad entrare ed è stata risucchiata dalle sabbie mobili?". Ora che siamo grandi lo abbiamo scoperto cosa c'era: www.museivillatorlonia.it. Il Casino Nobile, il Casino dei Principi, il Teatro di Corte, la Serra Moresca e la Casina delle Civette. Pochi giorni fa, in una mattinata di sole e di pausa dal lavoro, finalmente, per la prima volta ho visitato la Casina delle Civette. Un luogo di arte, di silenzio, una nicchia di eleganza e di colori. Ovvio, non siamo ai livelli della grande bellezza dei più noti luoghi d'arte romani, ma vi assicuro che se siete nei paraggi e avete voglia di staccare un pò dal rumore e dal traffico ossessivo e svilente della città, non ve ne pentirete.
la casina delle civette