venerdì 2 maggio 2014

FarinaRé: mangiare bene alle porte di Roma

E' vero, da qualche tempo su Facebook promettiamo di scrivere di un sacco di posti, pubblichiamo foto e poi invece spariamo per un pò. Oggi però ci portiamo avanti col lavoro: scriviamo di FarinaRè, un ristorante pizzeria, decisamente fuori dai circuiti radical della capitale, nascosto trai palazzoni del nuovo quartiere Porta di Roma, tra Fidene, Settebagni, Vigne Nuove e Bufalotta. In effetti, trovarlo è stato un'impresa: eravamo partiti con l'idea di provare l'amatriciana e la cacio e pepe da I Ghiottoni, un'istituzione a Colle Salario, lo abbiamo trovato chiuso e quindi ho proposto di provare il non lontano FarinaRè, visto che amici fidati me ne avevano parlato qualche mese fa. Dunque, inizia il nostro tour tra le strade dei quartieri limitrofi: abbiamo girato Fidene in lungo e in largo, chiesto indicazioni a chiunque, scandagliato Colle Salario e attraversato più volte "lo stradone" (il viadotto Gronchi). Questo per dire che se non si conosce la zona, non è semplice da scovare, anche perchè, una volta raggiunta Via Carmelo Bene, poi bisogna tenere gli occhi ben aperti per avvistare FarinaRé tra i palazzoni che lo sovrastano: è situato, infatti, sotto i portici dei nuovi palazzi.
Il viaggio però è ben ripagato dalla cena. Menù ampio (carne , pesce, pizza e svizi vari) piatti buoni, belli e notevolmente abbondanti, prezzi popolari.
Io ho scelto la  pizza cicoria e guanciale e le sfoglie di patata cacio e pepe con riduzione di aceto balsamico. La pizza direi niente male: bassa (ai romani piace chiamarla "romana"), leggera, guanciale vero e cicoria ben cucinata, le dimensioni forse eccessive (si mangerebbe tranquillamente in due!). Le patatine fantastiche, anche queste in quantità spropositata (ormai è una sorpresa, visto che solitamente si servono porzioni micragnose a prezzi salatissimi).
I miei commensali hanno invece ordinato pollo al curry e mele e una porzione (anche questa, almeno da due persone!) di patatine con la buccia. Il pollo, buono, viene servito con fili di pasta fritta a mo' di "shangai" sulla carne. Anche le bucce di patata decisamente promosse e, anche in questo caso, porzione gigante.
Il pane viene portato nei sacchetti di carta marrone che fanno molto alimentari sotto casa, carino ma già visto.
L'occhio da FarinaRé ha la sua parte: le pietanze vengono impiattate (oh no, avevo deciso di non usare mai questa parola, invece ci sono cascata anche io) con fantasia e gusto e i primi serviti nelle padellone nei quali vengono cucinati. 
Unica pecca é il locale: sia per la posizione, come scrivevamo su, sia per gli interni.
Da provare comunque, in particolare in una serata compagnona tra amici.

Farina Re
0687071829

Via Carmelo Bene 253, 00139 Roma, Italia

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