venerdì 20 dicembre 2013

Mazzo - The Fooders

Dice che c'è la crisi. Nonostante -o in virtù di?- ciò, a Roma spuntano nuovi ristoranti come funghi. Per fortuna, ma forse più per la volontà di chi apre di non soccombere e di trasformare la crisi in un'occasione per dedicarsi a ciò che si ama davvero (squattrinati per squattrinati, allora tanto vale rischiare per ciò che si desidera), questi nuovi locali sono spesso posti di qualità, dove si sperimenta la cucina buona, dove si vuole trasmettere qualcosa di bello, dove si hanno rispetto e amore per il proprio territorio, in questo caso Roma e il Lazio, dove dietro ai fornelli ci sono persone che hanno cura per le persone. E se ci aggiungi che nella corsa per quale quartiere diventerà "la nuova pigneto", Centocelle ormai ha un distacco notevole dal gruppo delle inseguitrici, ecco che MAZZO, figlio dei THE FOODERS, rappresenta perfettamente quello che sta accadendo a Roma in questo momento nel mondo della ristorazione.
Mazzo: innanzitutto, solo 10 posti a tavola. Questo significa calma, niente chiasso, possibilità di nuovi incontri, significa scegliere di ridare alla tavola (di legno, rigorosamente!) il suo senso più pieno e più antico, quello di luogo di relazioni, di momento di condivisione e non solamente di appoggio per saziarsi alla svelta. E' vero, non ci siamo più abituati (un tempo viaggiavamo core a core negli scompartimenti dei treni, senza cercare vie di fuga nei cellulari, a casa si mangiava e si dormiva coi vecchi zii e vigeva la regola che dove si sta in 10 si sta pure in 11, le partite si guardavano insieme in un salone o in un bar...) e all'inizio si fa un pò fatica, ci si chiede chi sono questi che me devono mangia' attaccati, ma poi per fortuna ci si scioglie e ci si ricorda che siamo tutti persone, tutti carne a pancia alla fin fine. Poi, la collocazione: nascosto, sobrio. Nonostante sia immerso tra gli edifici tipici di Roma Est, hanno saputo ricavare un piccolo spazio molto caldo esternamente.Internamente è piccolo, raccolto, la cucina è praticamente a vista, c'è la possibilità di scambiare qualche parola con i cuochi. Dietro al tavolo una piccola mensola dove mangiare o bere in due. Il menù è scritto su parete/lavagna, ahimè ormai vista e rivista. Questo anche perchè varia in base alla stagione, alla giornata e alla fantasia.


C'è grande scelta: dal rosti di patate con peperone pontecorvo e pecorino cenerino, al crostone con cavolo nero e lardo, dai primi più classici alla salsiccia alla birra con patate fritte, ketchup speziato e senape. Noi abbiamo mangiato un antipasto, molto vario, le patatine fritte (ottime, fatte in "casa" davvero... abbiamo fatto il bis!) con le salse, anche queste artigianali, il suddetto rosti, la polenta con ragu bianco e scaglie di formaggio (ottima e decisamente abbondante) e il dolce. Varia e buona la scelta delle birre. Un pochino più limitata quella dei vini.


La ragazza che si occupa del servizio ai tavoli è gentile e paziente.
Fanno servizio di take away, così da gustare la qualità della loro cucina anche a casa (dopo aver ritirato la cena nel locale).
Il conto non è eccessivo, ma secondo me comunque un pochino ino salato.
La prenotazione è obbligatoria.
In bocca al lupo ai creatori! Vale la pena farsi il Mazzo.


Mar-Sab 18-00.
Solo la Domenica aperto anche a pranzo.
Telefono: 06/64962847
Sito web:  http://www.thefooders.it/mazzo/
Facebook: https://www.facebook.com/MAZZO.ROMA

sabato 7 dicembre 2013

Pro Loco D.o.l.: tutto il Lazio a Centocelle


lavagna-proloco-dol

Tra i palazzoni romani, tra il traffico e il parcheggio introvabile, si nasconde uno scrigno segreto pieno di gusto e di qualità; stiamo parlando di Pro Loco D.O.L.. Avevamo già avuto occasione di acquistare salumi e formaggi presso la Bottega D.O.L. (Di Origine Laziale), prodotti unicamente laziali che puntano a "diffondere il concetto di filiera corta favorendo la conoscenza e la fruizione dei prodotti del territorio, la tutela di tutte le aziende tradizinali e degli artigiani dell’enogastronomia, fino allo sviluppo di forme di agricoltura ecocompatibile" ma adesso quella piccola bottega si è spostata di qualche numero civico per diventare anche un ristorante dove assaporare buonissimi piatti con i prodotti D.O.L.





Si passa dai taglieri di salumi e formaggi alla pasta e alle zuppe, dai secondi di pesce e di carne fino ad arrivare a lei, la venerabile pizza di Gabriele Bonci di Piazzarium, servita su un tagliere di legno, non tonda ma rettangolare, più una pizza a taglio che una tonda ma che con la pizza a taglio che conoscete non ha nulla a che vedere; si possono scegliere due gusti ma rigorosamente o due rosse o due bianche altrimenti, per non perdere i sapori. Una raccomandazione: se scegliete di prendere la pizza cercate di essere in tre a mangiarla o almeno in 2 affamati perchè da soli non ce la farete a finirla soprattutto se volete anche antipasto e dolce! Buona anche la selezione di vini e di birre rigorosamente artigianali, i dolci... io ho mangiato una panna cotta alla liquirizia e... incredibile! La liquirizia sapeva davvero di liquirizia (e non è cosa comune).


Pro Loco ha aperto da poco più di un mese, quindi qualche pecca ancora sul servizio l'abbiamo notata ma niente di grave se ripensate a quello che avete mangiato. Forse l'aspetto, anche esterno del locale, ricorda troppo un locale newyorkese invece di una bottega laziale ma siamo sicuri che il tempo (e le piante che speriamo cresceranno davanti la vetrata) permetterà di migliorare.





Pro Loco D.o.l.
Lun - Sab: 8.30 - 0.00
parcheggio gratuito per tutti i clienti in via delle Robinie 11b 

Telefono: 06 24300765

Il sito

La pagina Facebook
06 24300765
06 24300765http://www.dioriginelaziale.it/




sabato 26 ottobre 2013

Piccola gelateria siciliana (Gold dream Bar) - Il gelato perfetto

Una piccola perla siciliana nel quartiere Nomentano-Italia é il Gold dream Bar. Il nome forse non dice niente neanche ai golosi del quartiere che al massimo lo conoscono come "il catanese".
Il bar si trova nei pressi di Piazza Bologna, un quartiere che ha vissuto negli ultimi anni una vera e propria conquista da parte dei ristoratori siciliani. Ma questo piccolo bar, sicuramente meno noto, meno chiassoso e leggermente meno economico, eccelle per la sua qualità. Pochissimi gusti per il gelato ma uno tra i più buoni che io abbia mai mangiato (della zona è sicuramente il migliore!): pistacchio, cioccolato, mandorla e noce con fichi sono l'estasi del palato!
Buonissime anche le classiche granite siciliane e rincuorante il piacevole privilegio di riceverle servite in bicchieri di vetro (a differenza di altri posti che purtroppo le servono in bicchieri di plastica). Buoni anche i dolci in pasta di mandorle, gli aperitivi e il caffè.

L'ulteriore piacere che regala questo piccolo bar sono i tavoli esterni dove ci si può sedere con tutta calma, passare anche molto tempo senza che i proprietari o la fila di affamati ti mettano fretta. Il tutto accompagnato dal servizio al tavolo, cosa sempre più rara nei bar della zona.
Per fortuna, il nome "Gold dream" che non rende affatto onore al Bar, lo leggete solo sul bigliettino da visita. All'esterno trovate invece uno striscione con scritto piccola gelateria siciliana. Ed è così che vogliamo chiamarlo.




Tel. 06 4404116
Telefono: 06 4404116

Tel. 06 4404116
Tel. 06 4404116
Tel. 06 4404116

lunedì 23 settembre 2013

La gelateria del Pigneto

Di gelaterie, Roma è piena!
Di gelaterie buone (ndomannoportato) ce ne sono un bel po'.
Ma stasera il gelato BUONO l'ho mangiato a "La gelateria del Pigneto" e m'è piaciuto!


Come tutti i gelati buoni, anche questo lo trovate in un posto che da fuori non sembra niente di eccezionale: una vecchia gelateria senza fronzoli, con il padre al bancone e il figlio alla cassa e all'esterno due panchine dove potersi sedere a gustare il gelato all'ombra di una vite.
Come tutti i gelati buoni, la scelta dei gusti è limitata nel senso più positivo del termine, qualcuno alla frutta e qualche crema e spezia come cioccolato, stracciatella, liquirizia, cannella, zenzero, carrube, pistacchio... niente variegati alla nutella e gusti alle merendine Kinder insomma.

La coppetta media (cioccolato, liquirizia e cannella) l'ho pagata 3euro, forse un pochino eccessivo rispetto alla quantità di gelato anche se ripagati in qualità; avrei voluto la panna (che si paga 0,20 cent.) ma era finita.
Ovviamente questa sera non ho potuto assaggiare tutto ma oltre al gelato è possibile gustare granite siciliane accompagnate dalla tipica brioche (che ormai vanno tanto di moda a Roma!)

Ho mangiato altri gelati in altri posti forse ancora più buoni ma, "La gelateria del Pigneto" oggi entra sicuramente fra le preferite.

N.B. il proprietario vieta in modo categorico di mischiare liquirizia e pistacchio in quanto "la liquirizia lo ammazza il pistacchio"

Aperto dal martedì alla domenica  
h 12:00- 00:00

giovedì 19 settembre 2013

Il pulcino ballerino


Siete amanti del buon cibo ma le tasche piangono? Vi piace mangiare fuori ma sentirvi comunque come a casa, cioè in un'atmosfera semplice, familiare, alla mano ma curata? Vi piace gongolarvi nel letto fino a tardi, il Sabato fare colazione all'ora di pranzo, poi uscire col sole e pranzare all'ora di merenda? Vi piace Pino Daniele o perlomeno siete in grado di sopportarne la voce senza avvertire quello stesso fastidio che provoca un unghia su una lavagna (non gli si può negare di avere l'X Factor!) ? Questo è il ristorante che fa per voi.
Sarà che per me ormai è una questione di cuore (ok ok, non frega nulla della mia vita privata), ma ormai è diventato un porto sicuro dove approdare quando la fame è tanta, i soldi pochi e non si può resistere alla voglia di godere della placida primavera di San Lorenzo, quando nelle ore del giorno, con la luce, non è invasa da orde di universitari ed è ancora possibile passeggiare lenti, sbirciare dietro i vetri dei laboratori e delle librerie e sentirsi come se la città fosse congelata all'ora in cui si gioca Italia - Brasile finale dei mondiali e tu, che sei l'unico a preferire la pallavolo, decidi di spegnere la tv e di farti un giro.
Bando alle ciance. I primi: dai classici della tradizione capitolina, promossi, alle creazioni dello chef, fantasiose ma mai così elaborate da essere "fuori portata".
Quanto ai secondi: ho provato soltanto piatti di carne: abbondanti (come anche i primi), ben conditi, 7.
Decisamente promossi anche sformati e verdure. 
Non ho mai assaggiato i dolci.
Ampie, ampissime, riserve sul vino della casa. In due, non siamo mai riusciti a finire il quartino.
Come scrivevo all'inizio, si può mangiare anche in orari improbabili.
A pranzo, 15% di sconto su tutti i piatti.
Servizio alla mano, familiare. Ci si sente comodi.
E Pino Daniele? Vi accompagnerà lungo tutto il pranzo.


lunedì 26 agosto 2013

Tram depot: radical chic dal cuore popolare




Un tram che diventa un chiosco, un chiosco che diventa radical chic.
La sensazione che ho avuto è come quella che si ha quando si partecipa ad una cena di famiglia per un'occasione importante: si cucinano le specialità familiari -che però sono sempre le stesse da anni- e ci si mette un vestito carino che allo stesso tempo permette di stare comodi. Ecco tutto questo l'ho ritrovato al Tram Depot! Questo mix di tradizione popolare e precisione (non innovazione!). Piatti gourmet e sfiziosità de casa nostra: panini, primi piatti, vini, cocktail e grattachecca  arricchitta da pezzetti e spiedini di frutta.

Il Tram Depot con le sue sedie colorate e i tavolini all'interno di un piccolo parco, appare più che un'eredità popolare con la puzza sotto il naso, una trovata (radical) chic capace di restare popolare, a portata di tutti in qualsiasi momento della giornata.
Via Marmorata (angolo Via Manlio Gelsomini) - Testaccio
Orario: 7.30 - 2.00