La Primavera a Roma quest'anno tarda ad arrivare, è vero. Nonostante ciò, il mio stato psico fisico dalle vacanze pasquali è rimasto immotivatamente e irresponsabilmente placido e sonnecchiante e ciò mi porta, anziché a produrre azioni utili alla sopravvivenza della società e di me stessa, a concedermi pause e lenti risvegli, come in un 1 Maggio senza fine. La colazione a La Portineria rientra in questo strascico vacanziero.
Siamo in Via Reggio Emilia, zona Porta Pia. La Portineria è soprattutto una pasticceria, un laboratorio di pasticceria, ma è anche caffè corposi e cappuccini schiumosi al punto giusto, focacce salate e piatti caldi e freddi. A dire il vero, i creatori Ciro Caldieri (food designer), Gian Luca Forino (anima della pasticceria, campione del mondo di pasticceria juniores), Teresa Matteucci (food manager), Veronica Tamburella e Daniele Diamanti (interior designers) amano definire La Portineria "un format food"... che vor di'? Noi non lo sappiamo, sappiamo solo che i croissant alla francese sono finalmente sbarcati a Roma, burrosi, grandi, che sono farciti di una crema "ciccionissima" gialla che rasenta la perfezione, che la caprese allo stecco è soffice ed equilibrata (comunque non al livello della caprese di Lucarelli in Via Stamira!), che ci piace la disposizione simmetrica ed elegante dei dolci lungo il bancone (praline, eclairs, minicake, crostate, capresi, cioccolate, croissant, lieviti all'italiana, pane al cioccolata, etc...), che ci siamo meravigliati come bambini davanti ai cioccolatini con le forme più disparate, che abbiamo sbirciato con curiosità e piacere i pasticceri all'opera nel laboratorio a vista.
Una porticina su Via Reggio Emilia, qualche scalino in discesa, poi la sala: arredi di recupero (decisamente già visto a Roma, però niente male i seggiolini e i lampadari ricavati da utensileria di cucina e l'utilizzo di porte di diverse forme e colori per arredare le pareti), tavoli di legno, poltroncine vintage, un lungo bancone, infine uno spazio nel quale affacciano il laboratorio di pasticceria, la cucina dei salati e l'ufficio dei proprietari. Bocciatissime le decorazioni floreali, così come la radio a volume alto e le magliette auto celebrative dei camerieri.