venerdì 16 maggio 2014

La Portineria: benvenuto, croissant!


La Primavera a Roma quest'anno tarda ad arrivare, è vero. Nonostante ciò, il mio stato psico fisico dalle vacanze pasquali è rimasto immotivatamente e irresponsabilmente placido e sonnecchiante e ciò mi porta, anziché a produrre azioni utili alla sopravvivenza della società e di me stessa, a concedermi pause e lenti risvegli, come in un 1 Maggio senza fine. La colazione a La Portineria rientra in questo strascico vacanziero.


Siamo in Via Reggio Emilia, zona Porta Pia. La Portineria è soprattutto una pasticceria, un laboratorio di pasticceria, ma è anche caffè corposi e cappuccini schiumosi al punto giusto, focacce salate e piatti caldi e freddi. A dire il vero, i creatori Ciro Caldieri (food designer), Gian Luca Forino (anima della pasticceria, campione del mondo di pasticceria juniores), Teresa Matteucci (food manager), Veronica Tamburella e Daniele Diamanti (interior designers) amano definire La Portineria "un format food"... che vor di'? Noi non lo sappiamo, sappiamo solo che i croissant alla francese sono finalmente sbarcati a Roma, burrosi, grandi, che sono farciti di una crema "ciccionissima" gialla che rasenta la perfezione, che la caprese allo stecco è soffice ed equilibrata (comunque non al livello della caprese di Lucarelli in Via Stamira!), che ci piace la disposizione simmetrica ed elegante dei dolci lungo il bancone (praline, eclairs, minicake, crostate, capresi, cioccolate, croissant, lieviti all'italiana, pane al cioccolata, etc...), che ci siamo meravigliati come bambini davanti ai cioccolatini con le forme più disparate, che abbiamo sbirciato con curiosità e piacere i pasticceri all'opera nel laboratorio a vista.
Una porticina su Via Reggio Emilia, qualche scalino in discesa, poi la sala: arredi di recupero (decisamente già visto a Roma, però niente male i seggiolini e i lampadari ricavati da utensileria di cucina e l'utilizzo di porte di diverse forme e colori per arredare le pareti), tavoli di legno, poltroncine vintage, un lungo bancone, infine uno spazio nel quale affacciano il laboratorio di pasticceria, la cucina dei salati e l'ufficio dei proprietari. Bocciatissime le decorazioni floreali, così come la radio a volume alto e le magliette auto celebrative dei camerieri.

La Portineria
Via Reg­gio Emilia, 22/24 Roma
Tel.06 9521 8864
laportineria.it

martedì 6 maggio 2014

Guarda come... Dondolo a Città Giardino

Vi avevamo annunciato, circa tre mesi fa, che un nuovo locale stava per alzare la saracinesca ed oggi siamo felici di presentarvi Dondolo! Dondolo nasce dall'idea di due (belle e brave) ragazze, Ferderica Tiddi e Livia Guccerelli, chef. Noi lo conosciamo dal giorno dell'inaugurazione ma abbiamo approfondito la conoscenza più di una volta: a pranzo, a cena, dopo cena, a metà mattina... insomma non smettiamo più di dondolare!

La prima parola che mi viene in mente pensando a questo nuovo locale in zona Città Giardino é relax. Dondolo é uno di quei posti che permette di rilassarsi anche in una fugace pausa pranzo, quando i nervi sono a fior di pelle. Noi abbiamo amato mangiare nell'atrio all'aperto del locale, dove si trovano dei particolari e divertenti tavoli lavagna sui quali scarabocchiare in attesa che arrivi la vostra ordinazione (finalmente un uso diverso e simpatico della vernice lavagna!). Nell'atrio si trova anche il bellissimo dondolo che dà il nome al locale e sul quale, per noi, é quasi d'obbligo fumare una sigaretta dopo mangiato. Anche l'interno del locale é molto carino e curato, stupenda l'idea di scattare una foto ad una vera e propria montagna di oggetti, stamparla su carta da parati e decorare con questa una parete del locale.
Ma passiamo al cibo: la cucina é angolassone, rivisitata secondo la tradizione italiana. Il meù prevede cibi "veloci" e buoni da mangiare a colazione come a cena. Ottimi i bagel, panini bucati (buonissimo il pane preparato dallo chef!) farciti con abbinamenti ricercati ma azzeccati come prosciutto crudo, avocado, pesto, pomodoro e rucola (bagel Quando, 5 euro) o caprino, pomodorino confit, spinaci saltati e salsa di olive nere (bagel Dove, 4.50 euro)... noi abbiamo provato praticamente tutti i bagel presenti nel menù (quando, dove, come, quanto, perchè, chissà); sono tutti buonissimi ma il nostro preferito è il Chissà, con spalla di maiale. Visto che ormai avete capito che di Dondolo siamo ghiotti, non vi nascondiamo anche gli altri pezzi forti del menù che abbiamo mangiato per puro spirito di sacrificio nei confronti dei nostri lettori:

-uova alla Benedict, due uova in camicia con salsa olandese servite su english muffin (focaccine salate) e accompaganto da un ingrediente a scelta tra bacon, cotto, salmone o spinaci

- i Girasoli, specialità australiana gluten free, che consiste in frittelle di mais con bacon croccate, salsa di avocado, marmellata di pomodori e rucola

- le insalate, servite in barattoli di vetro da conserva. In particolare ho provato l'insalata con pere, miele e bacon. Bella e buona!

-le patatine a sfoglia, servite anche queste nei barattoli di vetro

-i dolci: dai pancakes al banana bread, passando per lo yogurt con muesli e avena tostati al forno con miele e frutta secca... impossibile uscire da Dondolo senza mangiare il dolce e vivere senza rimpianti.

L'atmofera é piacevole, senza musica o radio a tutto volume ad occupare i silenzi dei clienti. Incredibilmente da Dondolo le persone comunicano!
Il servizio é alla mano, i camerieri sono giovani e gentili senza essere cafoni, altra rarità visto che altrove sembra che i camerieri giovani che servono clienti giovani debbano essere, per forza di cose, trasandati e maleducati, ma, questa, é un'altra storia...


Dondolo
via Cimone 129/131 (zona Città Giardino)

lunedì chiuso
mart-merc: 12.00-18.00
giov-ven: 12.00-01.00
sabato: 10.00-01.00
domenica: 10.00-16.00


Contatti:
Pagina Fb
e-mail: info@dondoloroma.it

venerdì 2 maggio 2014

FarinaRé: mangiare bene alle porte di Roma

E' vero, da qualche tempo su Facebook promettiamo di scrivere di un sacco di posti, pubblichiamo foto e poi invece spariamo per un pò. Oggi però ci portiamo avanti col lavoro: scriviamo di FarinaRè, un ristorante pizzeria, decisamente fuori dai circuiti radical della capitale, nascosto trai palazzoni del nuovo quartiere Porta di Roma, tra Fidene, Settebagni, Vigne Nuove e Bufalotta. In effetti, trovarlo è stato un'impresa: eravamo partiti con l'idea di provare l'amatriciana e la cacio e pepe da I Ghiottoni, un'istituzione a Colle Salario, lo abbiamo trovato chiuso e quindi ho proposto di provare il non lontano FarinaRè, visto che amici fidati me ne avevano parlato qualche mese fa. Dunque, inizia il nostro tour tra le strade dei quartieri limitrofi: abbiamo girato Fidene in lungo e in largo, chiesto indicazioni a chiunque, scandagliato Colle Salario e attraversato più volte "lo stradone" (il viadotto Gronchi). Questo per dire che se non si conosce la zona, non è semplice da scovare, anche perchè, una volta raggiunta Via Carmelo Bene, poi bisogna tenere gli occhi ben aperti per avvistare FarinaRé tra i palazzoni che lo sovrastano: è situato, infatti, sotto i portici dei nuovi palazzi.
Il viaggio però è ben ripagato dalla cena. Menù ampio (carne , pesce, pizza e svizi vari) piatti buoni, belli e notevolmente abbondanti, prezzi popolari.
Io ho scelto la  pizza cicoria e guanciale e le sfoglie di patata cacio e pepe con riduzione di aceto balsamico. La pizza direi niente male: bassa (ai romani piace chiamarla "romana"), leggera, guanciale vero e cicoria ben cucinata, le dimensioni forse eccessive (si mangerebbe tranquillamente in due!). Le patatine fantastiche, anche queste in quantità spropositata (ormai è una sorpresa, visto che solitamente si servono porzioni micragnose a prezzi salatissimi).
I miei commensali hanno invece ordinato pollo al curry e mele e una porzione (anche questa, almeno da due persone!) di patatine con la buccia. Il pollo, buono, viene servito con fili di pasta fritta a mo' di "shangai" sulla carne. Anche le bucce di patata decisamente promosse e, anche in questo caso, porzione gigante.
Il pane viene portato nei sacchetti di carta marrone che fanno molto alimentari sotto casa, carino ma già visto.
L'occhio da FarinaRé ha la sua parte: le pietanze vengono impiattate (oh no, avevo deciso di non usare mai questa parola, invece ci sono cascata anche io) con fantasia e gusto e i primi serviti nelle padellone nei quali vengono cucinati. 
Unica pecca é il locale: sia per la posizione, come scrivevamo su, sia per gli interni.
Da provare comunque, in particolare in una serata compagnona tra amici.

Farina Re
0687071829

Via Carmelo Bene 253, 00139 Roma, Italia