lunedì 23 settembre 2013

La gelateria del Pigneto

Di gelaterie, Roma è piena!
Di gelaterie buone (ndomannoportato) ce ne sono un bel po'.
Ma stasera il gelato BUONO l'ho mangiato a "La gelateria del Pigneto" e m'è piaciuto!


Come tutti i gelati buoni, anche questo lo trovate in un posto che da fuori non sembra niente di eccezionale: una vecchia gelateria senza fronzoli, con il padre al bancone e il figlio alla cassa e all'esterno due panchine dove potersi sedere a gustare il gelato all'ombra di una vite.
Come tutti i gelati buoni, la scelta dei gusti è limitata nel senso più positivo del termine, qualcuno alla frutta e qualche crema e spezia come cioccolato, stracciatella, liquirizia, cannella, zenzero, carrube, pistacchio... niente variegati alla nutella e gusti alle merendine Kinder insomma.

La coppetta media (cioccolato, liquirizia e cannella) l'ho pagata 3euro, forse un pochino eccessivo rispetto alla quantità di gelato anche se ripagati in qualità; avrei voluto la panna (che si paga 0,20 cent.) ma era finita.
Ovviamente questa sera non ho potuto assaggiare tutto ma oltre al gelato è possibile gustare granite siciliane accompagnate dalla tipica brioche (che ormai vanno tanto di moda a Roma!)

Ho mangiato altri gelati in altri posti forse ancora più buoni ma, "La gelateria del Pigneto" oggi entra sicuramente fra le preferite.

N.B. il proprietario vieta in modo categorico di mischiare liquirizia e pistacchio in quanto "la liquirizia lo ammazza il pistacchio"

Aperto dal martedì alla domenica  
h 12:00- 00:00

giovedì 19 settembre 2013

Il pulcino ballerino


Siete amanti del buon cibo ma le tasche piangono? Vi piace mangiare fuori ma sentirvi comunque come a casa, cioè in un'atmosfera semplice, familiare, alla mano ma curata? Vi piace gongolarvi nel letto fino a tardi, il Sabato fare colazione all'ora di pranzo, poi uscire col sole e pranzare all'ora di merenda? Vi piace Pino Daniele o perlomeno siete in grado di sopportarne la voce senza avvertire quello stesso fastidio che provoca un unghia su una lavagna (non gli si può negare di avere l'X Factor!) ? Questo è il ristorante che fa per voi.
Sarà che per me ormai è una questione di cuore (ok ok, non frega nulla della mia vita privata), ma ormai è diventato un porto sicuro dove approdare quando la fame è tanta, i soldi pochi e non si può resistere alla voglia di godere della placida primavera di San Lorenzo, quando nelle ore del giorno, con la luce, non è invasa da orde di universitari ed è ancora possibile passeggiare lenti, sbirciare dietro i vetri dei laboratori e delle librerie e sentirsi come se la città fosse congelata all'ora in cui si gioca Italia - Brasile finale dei mondiali e tu, che sei l'unico a preferire la pallavolo, decidi di spegnere la tv e di farti un giro.
Bando alle ciance. I primi: dai classici della tradizione capitolina, promossi, alle creazioni dello chef, fantasiose ma mai così elaborate da essere "fuori portata".
Quanto ai secondi: ho provato soltanto piatti di carne: abbondanti (come anche i primi), ben conditi, 7.
Decisamente promossi anche sformati e verdure. 
Non ho mai assaggiato i dolci.
Ampie, ampissime, riserve sul vino della casa. In due, non siamo mai riusciti a finire il quartino.
Come scrivevo all'inizio, si può mangiare anche in orari improbabili.
A pranzo, 15% di sconto su tutti i piatti.
Servizio alla mano, familiare. Ci si sente comodi.
E Pino Daniele? Vi accompagnerà lungo tutto il pranzo.