martedì 26 agosto 2014

Vesper: un locale al posto giusto



Basta, non possiamo più rimandare il nostro commento su quel nuovo locale che, nelle ultime settimane, ci ha dissetati più di una sera. Oggi vi parliamo di Vesper, bar enoteca in zona Piazza Bologna e ne parleremo bene perché dopo la prima serata, ce n’è stata una seconda e poi una terza e poi una quarta e poi… 



Precisamente il Vesper si trova a Piazza Massa Carrara, una piazzetta sita nella parte meno “viva” del quartiere universitario, dove non si ricorda la presenza di locali di particolare fascino e successo. Proprio per questo, quando dal finestrino della macchina abbiamo intravisto tavolini di legno e lavagnetta con menù al posto di quella vecchia-boutique-da-signora-in-cerca-di-un-vestito-per-il-funerale-del-proprio-gatto, non c‘è stato bisogno di dire niente, i nostri occhi hanno brillato. Il locale è piccolino, sono presenti circa 6 tavolini di legno (uno all’esterno) realizzati a mano, un bancone bar e una finestrella che dà sulla strada per chi vuole ordinare qualcosa senza entrare nel locale. Lo spazio é curato in ogni dettaglio dalle piastrelle alle fotografie sui muri, dalle piante sospese alle vecchie vetrine del negozio riempite di cartoni. Dalle lavagne appese a una parete é possibile leggere cosa si può mangiare e bere e i relativi prezzi: taglieri (8-9 euro), crostini (3-9 euro), insalate (8-9 euro), vini in bottiglia o alla mescita (4-5 euro), birre artigianali e cocktails (5 euro). Al nostro arrivo ci è sempre stata offerta pizza scrocchiarella, bruschettine, talvolta frutta fresca e una bella accoglienza da parte dei  due giovani che, dopo una lunga esperienza lavorativa dietro un bancone a Piazza di Spagna, hanno scelto di aprire un posto loro, "Lei" ci dice il ragazzo mentre pesta il nostro Mojito indicando la ragazza dietro il bancone "Lei é la titolare".

Da non perdere assolutamente: i cocktails alla frutta. Il Mojito al cocomero è stato uno dei motivi per i quali siamo tornati più volte al Vesper, per qualcuno forse un pochino troppo dolce ma, é solo questione di gusti. Spumosissima Pina Colada. Delicata la Capiroska alla prugna bianca. E’ possibile ordinare gli stessi cocktail nella variante analcolica.

Non sempre però, saranno disponibili tutti i cocktails alcolici o analcolici che desiderate, questo perchè il Vesper utilizza solo frutta fresca garantendo così un prodotto di qualità difficile da non apprezzare, amerete percepire tutti gli ingredienti della vostra bevanda dimenticando così quei mojito che sembrano spremute di lime o frullati di menta. Nota dolente: il tagliere misto salumi e formaggi abbondante ma, non ci ha entusiasmati.

Noi al Vesper continueremo sicuramente ad andare e vi consigliamo di fare lo stesso, chissà magari ci incontreremo...


Vesper

Piazza Massa Carrara, 5 (zona Piazza Bologna)
0644291541 

Da settembre 2014
12:00 - 24:00
chiuso il lunedì

vesperroma@gmail.com
Pagina Fb

martedì 19 agosto 2014

L'Antica Stabia: provare per credere

Incredibile. Esistono ancora. Quelle bettole piccole, trasandate, dove umanità, follia, parole, Roma bene e Roma male, semplicità, verità e sceneggiata si mescolano e creano incontri e risa.

Dal cilindro di Roma a metà Agosto escono fuori spesso personaggi che di inverno sfuggono, vengono alla luce storie pittoresche, strazianti, comicissime e inquietanti. E forse, solo in questo periodo una pizzeria che nei restanti undici mesi risulterebbe solo malmessa, piccola, ottima ma cara e cafona può invece diventare il palcoscenico di incontri surreali. Parliamo dell'Antica Stabia, pizzeria (e basta, nel senso che come per le più antiche pizzerie napoletane, si preparano soltanto pochi tipi di pizza, i più classici) la cui gestione è interamente nelle mani de Il Maestro, come tutti lo chiamano, don Rafe' di Castellammare di Stabia. Lui impasta, lui condisce, lui inforna, lui sforna e tu vai a prenderti la pizza al bancone. Una ventina di posti a sedere o poco più, su Via Tiburtina, e una pizza davvero napoletana: pasta morbida ma non gommosa, non salata anzi,volutamente impastata senza sale perchè O Maest' vuole che risaltino i sapori da sè. Pomodoro La Torrente, pomodorini del Vesuvio, bufale campane e alici di Cetara (della prima pescata di Maggio, dice don Rafe'!), olive e salame piccante sono gli ingredienti che vanno a compore qualche variante di margherita, un paio di varianti sul tema diavola (ottimo il Ripieno), un calzone e circa un paio di altre tipologie. Ci spiega Rafe' che l'impasto, unito alla pasta madre, lievita non più di 16 ore in casse di legno, che non prevede aggiunta di zucchero e di grassi e che la farina viene preparata solo per lui da un mulino del basso Lazio. E poi ci racconta tanti altri segreti della sua arte che non posso riportare.
Vorrei davvero essere capace di descrivervi gli arredi, ma credo che valga la pena vederli con i propri occhi: soffitti malmessi rattoppati con immagini di madonne e santini, una scritta in led che scorre sgrammaticata e lunghissima su una parete e ricorda ossessivamente che Il Maestro non segue le mode ma soltanto la tradizione, un frigo dal quale accingere autonomamente birre e bottiglioni di digestivi fatti in casa.
Insieme a noi, studenti, professionisti, mattarelli, suonatori, padri e figli, una coppietta e le vite liquide della Tiburtina che scorrono fuori.
La pizza è forse la migliore di Roma, ma non vorrei esagerare. E' carissima, questo sì. Ma è da subito evidente che quello che paghi, oltre alla pizza, è tutto il resto.
Avete tempo fino a Febbraio, poi Rafe' dovrà lasciare quel locale e ancora non sa cosa farà.


Via Tiburtina 613

Tel. 06 43598610