martedì 7 luglio 2015

SERE D'ESTATE GRATIS A ROMA

C'é solo un buon motivo per uscire di casa con questo caldo: andare a un evento senza biglietto d'ingresso, prevendita,  completamente gratuito. Ecco alcuni eventi selezionati per voi*




 





7 MARTEDI


8 MERCOLEDI

9 GIOVEDI


10 VENERDI

11 SABATO
  • SAN LORENZO- SALOTTO CANTAUTORI GRAN GALA', GRATIS
  • Il Salotto nasce per la promozione dei dischi dei migliori cantautori italiani emergenti indipendenti.
    H 21:00
    all'aperto
12 DOMENICA
H 20,30 – 22:00 Scalette di Via Col della Porretta
H 22,30 – 24:0
0 Scalette di Via Tofana
Quattro concerti acustici da 45 minuti ciascuno alle “pendici” di alcune delle tipiche scalette di Città Giardino. Per l’occasione i gradini di via Tofana e via Col della Porretta si trasformeranno in naturali platee a cielo aperto capaci di accogliere il pubblico del quartiere e non solo.







5 giugno al 19 luglio FESTIVAL HABICURA  (SAN LORENZO)
L’evento è dedicato alla promozione della cultura del benessere naturale, dell’educazione ambientale e della cultura artistica. Habicura offre spazi sani di convivialità nel quartiere, diffondendo idee e strumenti per migliorare la qualità della vita é inoltre presente una bio-caffetteria con ottimo cibo bio e birre artigianali, aperta anche a pranzo!

1-28 luglio PER BAMBINI - ECO-GIOCANDO (PARCO DELLE VALLI)

Tutti i pomeriggi dalle 17.30 laboratori gratuiti per bambini con operatori specializzati.
L’obiettivo è educare giocando, con una attenzione al rispetto dell’ambiente e alla sana alimentazione. Protagonista è la natura, ma anche la storia della città. Danza, teatro, movimento espressivo, i giochi dell’antica Roma, fiabe e cappelli magici con materiali di riciclo, incontri con piccoli animali dell’orto. Età consigliata: 6-10 anni

2-31 luglio 100 LIBRI DA GIARDINO (QUADRARO)
Reading, presentazioni, incontri con gli autori, biliardino letterario, laboratori per bambini, beer garden, street food e tanto altro.

8-12 luglio FAIRYLANDS CELTIC FESTIVAL 2015 (GUIDONIA) festival di musica e cultura celtica, il più grande del centro/sud d'Italia nel suo genere, con ingresso libero.

*CALENDARIO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO


mercoledì 18 marzo 2015

Il giardino dei pavoni



Se cammini di corsa é difficile che lo noti soprattutto se ti trovi sul marciapiede opposto, quello dove ci sono le file di bancarelle che occupano la strada e la visuale. Ora che lo sai però devi assolutamente farci caso se passi da quelle parti. A Piazza Bologna, più precisamente a via Ravenna, di fronte all'attuale Oviesse (ex Upim), c'é un piccolo cancello verde da dove é possibile sbirciare un piccolo paradiso: il "Giardino dei pavoni". Si tratta del giardino dello studio fotografico (o forse di casa del fotografo?) Battelli; qui,se guardate bene, non troverete gatti che si arrampicano sui rami o cani che abbaiano all'improvviso ma due bellissimi pavoni che sicuramente vi strapperanno un sorriso nonostante la fretta.




lunedì 19 gennaio 2015

Al Pigneto (Mandrione) Food Market non ci voglio tornare!



Ci aspettavamo cose grandi dal Pigneto (che poi sarebbe Mandrione) Food Market e invece...
Invece: 5€ per la tessera di ingresso (a che servono se poi spenderò una volta dentro?),); calca e scarsa possibilità di posti a sedere; stand disposti male, piccoli; il cibo che poi sarà servito al pubblico, conservato male, porzioni micro a prezzi maxi (cito, ad esempio, 6€ per una mini porzione di parmigiana de La Crostaceria, due forchettate, dopo aver atteso per almeno 15' che venisse scaldata al microonde o 4€ per un shottino di liquore al cioccolato di Said), niente di particolarmente buono e comunque tutto difficile da gustare in quel caos informe, la sensazione che spesso a Roma chi lavora col cibo non sappia nulla di cibo; spazio buio, musica troppo alta, arredamento, design e gente sempre gli stessi: newyorchese, hipster.
Ci chiediamo cosa stia succedendo in città: perchè a tutti i costi far diventare brand quello che avevamo già in casa nostra, cioè l'eccellenza del cibo, a chi conviene? Quale bisogno intercetta? Perchè Roma deve omologarsi a Londra o a New York, rischiando di sembrare solo la sorella povera, sciancata e senza personalità? Perchè aprire posti come il CoHouse, "contenitori senza contenuto" come li ha definiti ieri un grande della ristorazione romana, dove è evidente che l'unico interesse è il denaro?
Perchè sempre i soliti tre ragazzi a Roma aprono e chiudono di continuo decine di locali uguali tra loro?
Che ne pensate voi?


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